Lettera Palma Bucarelli

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Interessante documento scritto da Palma Bucarelli, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

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Lettera Palma Bucarelli

Lettera Bucarelli: interessante documento scritto da Palma Bucarelli, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.

Documento della Soprintendenza alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, indirizzato al Direttore dell’Istituto Solidarietà Artistica di Roma, per richiedere il catalogo della quarta panoramica I.S.A. di pittura romana, diretta dal pittore Alberto Melli.

La lettera è datata Roma, 29 aprile 1954.

Una pagina su carta, misure 20 x 29 cm,intestata della Soprintendenza alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, con timbro recante data della richiesta e firma di Palma Bucarelli.

Perfetto Stato.

Il nome di Palma Bucarelli è inscindibilmente legato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, del quale fu storica direttrice e sovrintendente dal 1942 al 1975. Fu una strenua promotrice dell’astrattismo e dell’informale e con questo indirizzo diresse il museo. Fu allieva di Adolfo Venturi e di Pietro Toesca e  compagna di studi Giulio Carlo Argan, con il quale superò nel 1933 il concorso indetto dal Ministero dell’educazione nazionale per ispettore alle Antichità e alle Belle Arti. Entrò dunque nell’amministrazione dello Stato a soli 23 anni e fu assegnata alla Galleria Borghese. Dopo un breve trasferimento a Napoli, dove frequentò il salotto di Benedetto Croce, grazie all’interessamento di Paolo Monelli (suo futuro compagno) che intercedette in suo favore presso Giuseppe Bottai, ministro dell’Educazione Nazionale, nel 1937 tornò nella capitale.

Nel luglio del 1941 assunse la direzione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, in cui portò aria nuova. Nel corso della guerra il suo ruolo fu fondamentale nel salvataggio delle opere d’arte, (dividendole tra i nascondigli di Castel Sant’Angelo di Roma e il Palazzo Farnese di Caprarola) e dopo la guerra è stata protagonista di una rivoluzione culturale che ha consentito all’Italia di accostarsi ad una ricerca artistica d’avanguardia. Con l’acquisizione del grande “Sacco” di Burri, esplose clamorosamente la polemica tra astrattismo e il più consolidato realismo e nel ’59, quando organizzò una sua mostra personale, provocò un’interrogazione parlamentare, essendo ritenuto l’artista troppo estraneo all’arte tradizionale.

 

Peso 0,1 kg
Dimensioni 21 × 0,1 × 28,5 cm