Corrispondenza Morandi – De Libero

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Interessante carteggio del 1937 tra il noto artista Giorgio Morandi e il poeta Libero De Libero.

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Corrispondenza Morandi – De Libero

Corrispondenza Morandi – De Libero: Interessante carteggio di due lettere del 1937 indirizzate da Giorgio Morandi al poeta Libero De Libero.

Lotto comprendente 2 lettere autografe.

L.A.S. Bologna, 7 ottobre 1937. (20×26.5cm). Perfetto stato.

L.A.S. Bologna, 21 settembre 1937. (20x26cm). Con busta da lettera con timbro. (15x10cm). Perfetto stato.

Chi lo odiava o lo derideva lo chiamava “il pittore delle bottiglie”, invece chi lo amava chiamava la sua pittura “delicatissima e di pazientissimo studio”.

Le nature morte di Morandi non sono sentite come un mero genere pittorico, troppo spesso condannato all’inconsistenza decorativa. In questi oggetti del quotidiano c’è una viva e attenta ricerca sulla relazione tra le forme, una palestra di equilibrio e misura. Per non essere distratto dai temi figurativi infatti, rappresentò sempre gli stessi soggetti, depurandoli da ogni elemento decorativo.  Esaminò il rapporto figura-sfondo e studiò gli aspetti percettivi di ogni minimo spostamento sia cromatico che spaziale, non solo facendo sua, ma superando la lezione di Mont Saint-Victorie di Cézanne.

La sua era una ossessione concettuale: voleva trovare un modo per ritrarre le cose così come tendono a strutturarsi sulla retina in termini geometrici.

In Morandi la natura morta acquista altri significati. Attraverso i colli delle sue bottiglie e le pareti metafisiche delle sue cucine, chi guarda l’opera riesce ad entrare direttamente nell’animo del pittore. C’è chi si azzarda a dire che i suoi sono autoritratti, o “teatrini famigliari” (le brocche, i bicchieri e le stoviglie recitano le parti di membri di una famiglia). L’inconsistenza delle forme, l’assenza di materia e di peso degli oggetti, sono gli occhi trasparenti dell’artista che descrive il mondo per parlare della sua interiorità. È questa la vertigine che si prova di fronte alle sue opere. E allora la natura morta non è più un sottogenere, come nel Settecento, né un genere decorativo per abbellire le case dei nobili. La natura morta con Morandi è la pittura stessa. Il mezzo più diretto ed eloquente per descrivere i propri stati d’animo a chi osserva i suoi dipinti.

Libero De Libero, lo aveva capito, per lo meno intuito e per questo era interessato all’acquisto di disegni di Morandi e attorno alla scelta e all’acquisto dell’opera ruotano queste due lettere.

 

LEGENDA ABBREVIAZIONI:

  • L.A.S – lettera autografa firmata
Peso 0,3 kg
Dimensioni 21 × 0,1 × 26 cm