Glossario

A

Acquaforte

Procedimento di incisione su lastre di rame o di zinco spalmate di vernice grassa. La lastra viene sottoposta all’azione di acido nitrico o di altro mordente che corrode solo la parte non coperta dalla vernice. Asportata la vernice la lastra può essere impiegata quale matrice per riproduzioni a stampa, generalmente su carta.

Acquatinta

Tecnica di incisione su metallo simile all’acquaforte, ottenuta mediante stadi successivi per rendere la superficie metallica granulosa e diseguale.

Acquerello

Tecnica pittorica che usa colori diluiti con acqua. Si esegue normalmente su fogli bianchi in quanto in tale tecnica non esiste il colore bianco.

Acrilico

E’ un acido organico insaturo liquido ottenuto da idrocarburi che viene utilizzato anche per la preparazione di colori, caratteristici per la loro brillantezza e per la rapida essiccazione.

Al vivo

Stampa “a smargine”, ossia che copre l’intero foglio

Anonimo

Voce di derivazione greca, che significa “senza nome, sconosciuto”. Nella terminologia artistica e bibliografica si sottintende la parola “autore”

Antologia

Raccolta di composizioni scelte

Arabesco

Decorazione a motivi stilizzati senza figure umane. Nei libri di solito gli arabeschi sono utilizzati come finali o testate tipografiche, o sono impressi in oro e a secco.

Arazzo

Tessuto ornamentale, finemente intessuto con fili di seta, oro e argento, destinato per lo più a rivestire le pareti.

B

Biacca

Sostanza colorante bianca, generalmente pastosa, a base di bicarbonato basico di piombo, utilizzata spesso per la preparazione delle superfici da dipingere.

Biffare

Operazione con cui si traccia un segno su di una lastra incisa per impedire la riproduzione di ulteriori copie

Bozzetto

Schizzo o modello in scala di un’opera d’arte.

Brossura

E’ il sistema più economico di legatura. Le segnature (ottavi, sedicesimi, trentaduesimi) vengono incollate all’interno del dorso di una copertina e di cartoncino, e poi rifilate su tre lati, Può essere fresata (prima dell’incollatura le segnature vengono raccolte e tagliate con una fresa all’alto della piega; permette una maggiore penetrazione della colla) o a filo refe (le segnature vengono cucite al centro con un filo di refe e poi incollate). Il primo tipo è di fattura più rapida ed economica, il secondo resiste più all’usura

Bulino

Strumento di acciaio appuntito simile ad un sottile scalpello usato per incidere metalli o lastre.

C

Calco

Impronta ottenuta con la pressione di una materia molle quale gesso, cera o argilla sul modello da realizzare. Da questo, una volta solidificato, si ottiene la copia.

Calcografia

Termine con il quale si indicano tutte le tecniche incisorie in cavo (bulino, puntasecca, punzone, acquaforte, acquatinta e i procedimenti maniera nera e vernice molle) che necessitano del torchio calcografico in fase di stampa. Tale torchio è costituito da un rullo che esercita una forte pressione sul foglio da stampare spingendolo nei solchi pieni di inchiostro. Tipica della calcografia è l’impronta della matrice, data, appunto, dalla forte pressione operata su carta e lastra dal torchio. Con questo stesso termine si indicano anche i musei/depositi in cui sono custodite le lastre incise

Capriccio

Termine usato via via da teoria e scrittori per designare vari aspetti della produzione artistica quali l’inventiva, l’ornamento stravagante, il grottesco, il fantastico. In particolare, nel secoli XVI e XVII il capriccio venne identificato con un genere artistico minore comprendente paesaggi d’invenzione e storie aneddotiche (G.B. Piranesi); nel secolo XVIII, con il paesaggio caratterizzato da architetture fantastiche e invenzioni prospettiche (G. Guardi); nel secolo XIX, con la raffigurazione di complesse e inquietanti fantasie oniriche

Carboncino

Bastoncino di carbone vegetale utilizzato per disegnare, generalmente in modo diretto su carta

Cartella

Raccolta o fascicolo, spesso rilegato o comunque corredato di una custodia, contenente più stampe di uno stesso artista o di differenti autori. Solitamente, alla fine di una cartella si trova il “colophon”

Carta

In ambito artistico, bibliografico, librario e tipografico sta ad indicare il foglio, vale a dire le facciate recto e verso. Con la produzione libraria si sono diffuse nei secoli numerose tipologie di carta pregiata quali; a mano: utilizzata dalla metà ottocento, dunque dalla comparsa sul mercato di carta di produzione meccanica, per le edizioni di pregio. Collata: trattata con collatura vegetale; Giappone: carta di fattura solidissima e fabbricata con piante locali (gampi e mitsumata), la colorazione va dal color avorio fino al grigiastro, la carta Giappone è utilizzata , in special modo in Francia, per le edizioni di pregio, tale carta è validissima per incidere supporti iconografici; Fabriano: La città di Fabriano fu il primo luogo di produzione della carta in Italia, tale carta è di grande qualità, ed è ottenuta con paste di prima scelta collate con gelatina. Olanda: carta composta da stracci di qualità, è utilizzata per edizioni di lusso; Patinata: carta rivestita da una patina che consente di avere una superfice piana e levigata, e quasi sempre lucida. Pergamena, pergamenata: si ottiene mediante il procedimento chimico una qualità della carta simile alla pergamena naturale.

Cianografia

Indica una prova di stampa realizzata con una stampante digitale valida solo per il posizionamento ed il montaggio, non valida come prova di colore

Collage

Tecnica pittorica o grafica che utilizza frammenti e ritagli di materiali diversi incollati su un piano.

Colophon

Annotazione posta alla fine –ma anche talvolta all’inizio- di un volume, nella quale è indicato l’autore, il titolo dell’opera, il luogo e la data di pubblicazione. Il primo volume stampato con il C. fu il salterio di Magonza. Fino ad inizio del XVI secolo, i volumi stampati non riportavano il frontespizio (vedi voce) e le note complete erano situate appunto al C. Oggi ancora in uso per ogni pubblicazione stampata

Cornice

Ciò che delimita, abbellisce o mette in risalto qualche cosa, anche figurata. Nell’accezione artistica: un riquadro, generalmente di legno, che delimita l’opera (tela o altro supporto); in alcuni caso trattiene anche un vetro, posto sulla superficie dell’opera, soprattutto la stampa. Nell’accezione specificamente tipografica: fregio decorativo che inquadra alcune pagine dei manoscritti o dei libri a stampa. In quest’ultima accezione esistono due tipologie di cornici: aperta e intera.

D

Decollage

Tecnica simile al collage, ma distinta da questa in quanto vengono prima incollati più strati di foglio e poi man mano strappati per far apparire le immagini circostanti.

E

Encausto

Tecnica pittorica consistente nell’uso di colori diluiti con cera fusa e applicata a caldo

Ex Libris

Stampa, generalmente calcografica o xilografica di piccolo formato, indicante la proprietà e l’appartenenza, attuale o passata di un libro. È infatti generalmente incollata in seconda di copertina su di un libro per indicarne il proprietario.

Expertise

Termine francese, corrispondente all’italiano autentica, utilizzato per indicare la dichiarazione scritta, avvalorata da documenti e da una fotografia dell’oggetto in questione, di autenticità di un’opera d’arte, in questo caso di un’incisione, eseguita da un esperto. Tale dichiarazione deve evidenziare le caratteristiche peculiari dell’opera: il nome dell’autore, la datazione o l’epoca approssimativa, la tecnica, le misure, i riferimenti bibliografici ed eventuali notizie sulla tiratura complessiva.

F

Filigrana

Tecnica di lavorazione dei metalli preziosi ottenuta intrecciando sottilissimi fili d’oro e d’argento

Firma

E la convalida apposta oggi dall’artista stesso su ogni stampa originale. Un tempo non si usava, pertanto è estremamente raro e atipico trovarla nel caso di stampe precedenti il 18° e in alcuni casi 19° secolo. La firma è a matita perché, provando a cancellarla delicatamente con una gomma, si può appurare che non sia stata riprodotta con mezzi fotomeccanici.

Foglio

Superficie su cui viene impressa l’immagine prodotta sulla matrice. Caratteristica dei fogli antichi è la presenza della filigrana figurata, sostituita, a volte, in epoca moderna con il marchio della ditta produttrice della carta o dello stampatore dell’opera.

Frontespizio

Prima pagina di un libro, a volte decorato. Riporta il titolo dello stesso o della serie, qualche volta il nome dell’autore o dello stampatore e la data dell’opera.

Fusione

Tecnica di realizzazione delle statue in bronzo o altri metalli, ottenuta con il passaggio dallo stato solido allo stato liquido che quindi può essere colato nella forma predisposta

Illustrazione

Immagine solitamente inclusa in un testo di vario genere. Prima dell’invenzione della stampa, l’illustrazione del libro era affidata ai miniatori.

Impressione

Trasferimento dell’inchiostro dalla matrice sulla carta. Di solito è eseguita a mano, con torchio a stella oppure a macchina.

G

Grès

Ceramica colorata ad alto grado di cottura molto compatta

Gouache

Decorazione pittorica, diffusa nel Rinascimento, basata sulla rielaborazione fantasiosa di motivi tratti dalle figurazioni parietali di palazzi e ville dell’antica Roma che, nel corso dei primi scavi archeologici

I

Incisione

Processo meccanico o chimico al quale si sottopone una lastra di materiale vario per ricavarne una matrice che rechi, in rilievo o in incavo, l’impronta di un testo, di un disegno o similari da riprodurre mediante il procedimento di stampa

Installazione

Particolare realizzazione di un’opera, tipica dell’Arte Contemporanea, consistente nel collocare in uno spazio idoneo materiali vari per ottenere un effetto estetico in cui gioca un ruolo fondamentale la dimensione compositiva e spaziale

L

Lastra

Supporto in zinco sul quale vengono fissate, mediante un processo

chimico-fotografico le immagini da stampare.

Supporto in zinco sul quale vengono impresse mediante un processo chimico/fotografico le immagini da stampare: queste, intinte di inchiostro, vengono trasferite sul caucciù e quindi sulla carta.

Litografia

Procedimento di stampa ottenuto in origine da una matrice di pietra calcarea finissima e poi anche la lastre di metalli porosi, soprattutto zinco, sulle quali scritti e disegni vengono tracciati o trasportati con materiale grasso (matite, gessetti, inchiostri speciali). L’artista esegue un disegno che rende impermeabile la superficie; al contrario, le parti restanti assorbono l’acqua. Bagnato con apposite sostanze e ricoperto di inchiostro, solo il disegno

risalterà nella stampa.

M

Mezzatinta

Metodo di incisione, in voga specialmente nei seconli 18° e 19°, basato sull’uso di uno strumento (pettine) atto a produrre sulla lastra di rame tratti fittissimi, tali da consentire varietà di toni simili a quelli del chiaroscuro in pittura; è detta anche “maniera nera”

Monotipo

Procedimento di stampa di un disegno eseguito con inchiostro apposito direttamente su lastra di rema o di zinco; consente la stampa di un solo esemplare

Mosaico

Decorazione generalmente parietale o pavimentale ottenuta accostando e componendo frammenti colorati, chiamati tessere, di pietra, vetro e simili

O

Offset

Sistema di stampa piana indiretta, in quanto i graffissi e i contrografismi sono sullo stesso piano, che si basa sulla repulsione tra acqua ed inchiostro grasso

Oleografia

Procedimento di stampa, molto diffuso nel secondo 19°, che consiste nel distribuire dei colori grassi su una lastra appositamente granita, che si imprime poi su fogli, l’immagine o l’illustrazione così ottenuta ricorda i dipinti ad olio

Opera d’aprés

Definizione data ad opere realizzate sul medesimo soggetto di un’altra opera d’arte (quasi sempre celebre) di Maestri precedenti.

P

Pastello

Strumento di disegno costituito da un impasto solido di colore misto a sostanze adesive, foggiato in forma di piccolo cilindro.

Performance

Forma di espressione artistica in cui prevale l’aspetto esecutivo-temporale che si configura come un evento rappresentato in pubblico. E’ una forma di espressione molto simile al teatro, ma da questo differente perché non prevede l’uso di testi e di recitazione.

Pianta o Planimetria

Rappresentazione grafica in piano di una città, un territorio, un edificio. Esistono vari generi di piante: topografica, prospettica, fantastica, a volo d’uccello,

Provenienza

Precedenti proprietari delle opere o delle lastre. Alcune stampe presentano al recto o al verso timbri o firme di collezionisti che le hanno possedute nel passato. La Provenienza rappresenta spesso un motivo di pregio ed una garanzia circa l’opera

Puntasecca

Tecnica di incisione diretta, con un attrezzo a punta di acciaio o di diamante, su una lastra di rame o di zinco non preparata con acidi.

S

Sanguigna

Ocra di colore rossastro con cui si fanno pastelli per disegnare.

Sbalzo

Tecnica di lavorazione di lastre metalliche con cui si ottengono figure in rilievo su una faccia mediante abbassamento del fondo sulla faccia opposta

Seppia

Inchiostro bruno marrone ricavato dal liquido delle seppie diluito in acqua. Utilizzato per disegni e stampe, il termine si usa anche per designare i prodotti realizzati con questo inchiostro.

Serie

Insieme di due o più stampe ideate e pubblicate come un’unica entità, collegate l’una all’altra da un titolo o dal soggetto comune. Sono caratterizzate, di solito da una numerazione progressiva e presentano, pressappoco le stesse dimensioni.

Serigrafia

Procedimento di stampa a colori in cui si fa passare l’inchiostro attraverso un tessuto di seta a trama rada fissato a un telaio di legno e reso impermeabile belle parti che non devono essere stampate; consente di operare anche su materiali diversi dalla carta

Sfumato

Nella tecnica pittorica, procedimento che attenua la nitidezza dei contorni delle figure per mezzo del chiaroscuro.

Smalto

Sostanza vetrosa, di vario colore e composizione, che viene applicata su ceramiche e oggetti metallici, a scopo protettivo, impermeabilizzante o decorativo.

T

Tempera

Tecnica pittorica che usa l’acqua per sciogliere i colori e, come agglutinanti, diverse sostaze, per esempio la chiara d’uovo, colla animale, gomma, latte, cera (ad esclusione dell’olio).

Tiratura

Numero di copie di una stampa, generalmente limitata e garantita attraverso l’apposizione di un numero e della firma dell’artista. Nel numero vengono indicate il riferimento numerico alla stampa in questione e quello all’edizione di cui è parte, ad esempio “21/25” indica che la stampa in questione è la numero 21 su un’edizione complessiva di 25.

Nella definizione delle tirature, in particolar modo per le stampe (ma anche, ad esempio nella tradizione francese, per i libri d’autore e d’artista), esistono diversi livelli di edizione:

  • Prove d’artista: si definisce così un numero estremamente limitato di stampe, utilizzate dall’artista e da questo quasi sempre firmate, per verificare la qualità della stampa e la resa su carta
  • Tirature speciali, generalmente in numeri romani
  • Tirature di mercato, generalmente in numeri arabi

Nei libri di tradizione francese in particolare si usano spesso anche le lettere dell’alfabeto per indicare singole copie di particolare pregio, perché arricchite di ulteriori realizzazioni di artisti, anche originali. non presenti nelle edizioni di mercato, o perché stampate su carte di particolare pregio, ad esempio la carta Giappone, il Giappone Imperiale e la Carta di Cina.

Trompe-l’oeil

Genere di pittura in cui la cura estrema dei particolari e degli effetti prospettici dà l’illusione della realtà

X

Xilografia

Tecnica di stampa ottenuta da una tavola di legno incisa in negativo, così da rilasciare la parte da inchiostrare