Emilia Zampetti Nava, Natura morta con beccacce e pavoncella

 1.800,00

Disponibile

Interessante natura morta realizzata dall’artista nella prima metà del Novecento.

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Emilia Zampetti Nava Natura morta con beccacce e pavoncella – Pittura

Emilia Zampetti Nava, Natura morta con beccacce e pavoncella: bel quadro ad olio con lo stile tipico dell’artista

1935 circa

Pittura ad olio su compensato

Misure:  54.5 x 5 x 65 cm

Firmato in basso a sinistra

Sul retro: Titolo: “Beccacce e Pavoncella”) e indirizzo (Piazza Cavour 17) di mano dell’Artista

“La pittura di Emilia Zampetti Nava, ricca di materia e di tavolozza vivace, dal 1934 si accosta ai modi dominanti della cosiddetta “Scuola Romana”, sfociando in un intenso e maturo tonalismo, come testimonia questo fascinoso dipinto in cui, su un vassoio d’argento dai pacati riflessi, riposa della pregiata cacciagione illuminata da una tenue luce autunnale che proviene da una finestra che si intuisce, non visibile, sulla sinistra del dipinto.  

 

Emilia Zampetti Nava (Camerino, 1883 – 1970) Dopo essersi diplomata nelle Marche giunse a Roma nel 1900 per iscriversi all’Accademia di Belle Arti frequentando così l’ambiente artistico e culturale della capitale, ed entrando a far parte del gruppo “In Arte Libertas”. Espose regolarmente alle mostre annuali della Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti dal 1907 al 1910, facendosi apprezzare per i ritratti e gli autoritratti, intensi, dipinti con vivace materia e libertà di colore. In questo periodo la parte principale della sua produzione è composta di ritratti, tutti di persone appartenenti alla cerchia ristretta della famiglia e degli amici. Negli anni ’10, l’Artista condivide il diffuso interesse per le arti applicate e realizza tende, stoffe, cuscini, coperte, paralumi e mobili di gusto austriaco ecc. Nel 1912 sposò il pittore argentino Hector Nava e si trasferisce in Sud America, dove a Buenos Aires, nel 1915, espose al Salon Nacional de Bellas Artes. Dal 1934 si accostò ai modi dominanti della cosiddetta Scuola Romana e iniziò in questo periodo le mostre che, con ritmo quasi annuale, si protrarranno fino al 1953. In questi anni al tema del ritratto si aggiunge la natura morta. Morì a Roma nel 1970.

 

Peso 4 kg
Dimensioni 65 × 5 × 54,5 cm